Più spese che guadagni. La “mobilità sanitaria” costa più di quello che fa incassare e, nonostante le eccellenze, Lombardia, Veneto e Emilia Romagna continuano a strappare pazienti al Piemonte. Lo conferma l’ultima fotografia scattata dalla Fondazione Gimbe, che calcola in oltre 46,4 milioni di euro il saldo negativo tra le risorse messe a bilancio, grazie a chi sceglie di venire a farsi curare in Piemonte, e quelle per sostenere le cure di chi si rivolge a un ospedale o una clinica in un’altra regione. Per la precisione 46.482.75 euro, all’incirca il 60% in più dei 29,2 milioni di euro del 2016. «Di questi circa 200 milioni vanno verso la Lombardia» spiega l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Icardi.
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